Prima di cucinarlo è importante conoscere la notevole differenza tra baccalà e stoccafisso. La materia prima è sempre la stessa, il merluzzo caratterizzato da una carne bianca e da un gusto molto delicato, ma il metodo di conservazione è molto diverso. Il baccalà è conservato sotto sale, lo stoccafisso è essiccato.
Il baccalà è ottimo per la realizzazione di tantissime ricette veloci e saporite. Un alimento pregiato grazie al suo sapore e alle sue proprietà nutritive; è ricco di proteine e ha poche calorie. Quella del baccalà è una delle tradizioni che gli italiani, specialmente in Campania, conservano per il cenone della vigilia di Natale.
Come cucinarlo?
In umido Una delle ricette tradizionali è di cucinarlo in umido con abbondante patate tagliate a pezzi grossolani, cipolla e aromi vari. Anche se è semplice cucinare il baccalà occorre tanta pazienza, per eliminare il sale con abbondante acqua. Per togliere il sale si deve prepara il baccalà tre giorni prima della cottura, prima grattando il sale leggermente con un coltello e poi ammollarlo in acqua fredda per tre giorni. Si consiglia di cambiare l’acqua ogni 6 ore durante i tre giorni di ammollo.
In pastella In una ciotola mettete 4 cucchiai colmi di farina, sciogliete il lievito con un po’ d’acqua e aggiungetelo alla farina. Mescolate e aggiungete a filo l’acqua frizzante fredda. Quando la pastella sarà pronta, mettere sul fuoco una padella con l’olio e intingere i tocchetti di baccalà nella pastella e poi versarli nell’olio caldo.
Alla lucana Servono baccalà e peperoni sott’aceto. Fare bollire il baccalà in una pentola d’acqua, scolatelo e riducetelo a pezzi. A parte saltare i peperoni tagliati a pezzi nell’olio d’oliva e, dopo alcuni minuti, aggiungere il baccalà. Cuocere per il tempo necessario e servire caldo.
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